Per festeggiare, concentro la vostra attenzione su uno dei classici Disney di Natale, cioè Il canto di Natale di Topolino (1983, Burny Mattinson). 26 minuti indimenticabili, ma non solo per il grandioso adattamento della fiaba morale di Charles Dickens. Ecco qualche ragione per averlo a cuore da appassionati dell'animazione disneyana.
- Dopo la fuga di Don Bluth e dei suoi fedelissimi, teoricamente depositari di una tradizione che avevano rifiutato, i giovani artisti rimasti terminarono Red & Toby Nemiciamici (1981), ma avevano bisogno di riguadagnare fiducia in se stessi. Lo fecero con questa featurette.
- Il team trabocca di matite che sarebbero esplose negli anni a venire: tra gli animatori ci sono la futura colonna Glen Keane (qui il Gigante Willie e Pippo), il giovanissimo talento di Mark Henn (al quale fu affidato proprio Mickey!), il futuro regista delle DuckTales David Block (che copre appunto Scrooge). Il Rinascimento Disney dei Novanta nasce qui.
- Allo studio era ancora attivo uno dei leggendari Nine Old Men, il mitico Eric Larson, che fece da consulente tecnico e appoggio morale per gli animatori (e si respira, in ogni momento).
- John "Pixar" Lasseter animò una scena, quella in cui Scrooge volando centra il fumo di un camino: poco dopo John lasciò la casa, in rotta con la dirigenza che non capiva perché questo ragazzo facesse tutti 'sti esperimenti con quella cosa là, col computer... mah. Ora John è direttore creativo non solo della Pixar, ma anche dei Walt Disney Animation Studios.
- Nella versione originale, Alan Young doppia per la prima volta Zio Paperone, oltre a collaborare attivamente alla sceneggiatura (adattamento peraltro di un audiodramma che aveva preparato lui stesso per la Disney). Young avrebbe poi doppiato lo Zione per tutte le DuckTales. Classe 1919, è ancora vivo e ha dato ancora la voce al personaggio per il videogioco DuckTales Remastered e per un cortometraggio recente di Mickey, Goofy's First Love.
- E' l'ultima volta in cui, in originale, Paperino è doppiato da Clarence Nash, la sua voce - anzi il suo starnazzo - ufficiale dalla sua nascita, nel 1934. Come se non ci fossero sufficienti ragioni per commuoversi.
Rivedete questo gioiello, fatevi invadere dalla sua poesia senza tempo e ripensate a cosa significò per una generazione di artisti nel momento più buio dell'animazione americana, prima del rilancio di Chi ha incastrato Roger Rabbit nel 1988.