In questi giorni si fa un gran parlare della versione a 70mm (Ultra Panavision 70, per essere precisi) dell'ultimo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight. Nel nostro orticello disneyano, abbiamo di sicuro sentito tante volte di versioni in IMAX o 70mm (che non sono proprio la stessa cosa) di classici vecchi e nuovi dei Walt Disney Animation Studios. Ma al di là delle copie speciali, i cartoon del canone ufficiale sono mai stati girati in 70mm? "Nativi", si direbbe oggi? Cioè a partire dal negativo originale a 65mm (che poi diventa 70 con le tracce audio in proiezione)? La risposta è... ni.
Nel canone ufficiale solo due cartoon risultano girati in Super Technirama 70 e sono La bella addormentata nel bosco del 1959 e Taron e la pentola magica del 1985. Ulteriore curiosità: si tratta in assoluto del primo e dell'ultimo lungometraggio ripresi con questa tecnica.
Perché ho scritto prima "ni"? Perché il Super Technirama 70 non prevede la ripresa in 65mm, bensì nel normalissimo 35mm, ma con sostanziali differenze. Vi spiego come funziona.
Nel Super Technirama 70 (a sinistra), la pellicola 35mm, invece di scorrere verticalmente, come avviene di norma (destra), scorreva orizzontalmente: ogni fotogramma era grande il doppio del normale, occupando la lunghezza di otto perforazioni invece delle normali quattro (le "perforazioni" sono i buchi della pellicola). Perché? Perché così ogni fotogramma era in partenza due volte più definito del normale, senza necessitare di una ripresa con un'ingombrante cinepresa in 65mm (che, a onor del vero, sarebbe stata comunque migliore, ma qui si parla di una soluzione sperimentale di compromesso).
Osservando il fotogramma del Technirama, riconoscerete una spiccata somiglianza con i vecchi negativi "formato Leica" che portavate a sviluppare, se siete della generazione che ha scattato con le macchine fotografiche analogiche col rullino. Quello che solitamente non potevamo ottenere con le nostre macchinine era invece l'effetto di schiacciamento 1.5x, cioè "anamorfico" (quello che vedete appena qui sotto), creato da una lente apposita: detto in soldoni, era un modo di stipare più immagine sulla stessa superficie. Chiaro che il film non potesse essere proiettato però così, nudo, crudo e "schiacciato".
Questo strano formato esisteva solo in ripresa. Per la distribuzione del film, il Super Techirama 70 s'incarnava in due formati.
Il primo era adatto a tutte le sale, il buon vecchio Cinemascope in 35mm: il nostro fotogramma di cui sopra, con l'uso di un'ulteriore lente anamorfica, veniva rimpicciolito e diventava quadrato, pronto per la pellicola 35mm a normale scorrimento verticale (4 perforazioni). Una lente di effetto contrario, posta sul proiettore, "riapriva" l'immagine, annullava l'effetto delle due lenti precedenti e restituiva la bella corretta immagine rettangolare che abbiamo imparato ad amare. Questo qui sotto è grossomodo il Cinemascope prima dell'applicazione della lente (quello "dopo la cura" lo vedete all'inizio dell'articolo).
Il secondo formato era una sontuosa pellicola in 70mm con sei (!!!) tracce stereofoniche ottiche, non anamorfica, pronta ad abbracciare uno schermo gigante. Per "gonfiare" il fotogramma 35mm alla grandezza del 70mm si usava una lente anamorfica contraria, come quella montata sul proiettore Cinemascope, però in fase di copia, non di proiezione. Sotto l'immagine così come appare sulla pellicola 70mm; più sotto lo schema del fotogramma 70mm.
I rapporti d'immagine corretti per La bella addormentata nel bosco erano 2.55:1 per il Cinemascope e 2.21:1 per il 70mm. Per Taron e la pentola magica invece si parla rispettivamente di 2.35.1 e 2.21:1. I rispettivi dischi Blu-ray/dvd presentano i rapporti d'immagine Cinemascope, suggerendo che siano stati ricavati dalla digitalizzazione di quelle copie (ma di fronte allo splendore in HD della Bella Addormentata non sembrerebbe). E' importante notare che le immagini di questo post sono state create da me e non corrispondono ai veri negativi! Ogni inquadratura era pensata per avere un senso compositivo in entrambi i rapporti d'immagine.
Ma perché a questo punto non girare direttamente in un classico Cinemascope (peraltro usato dalla Disney in Lilli e il Vagabondo nel 1955) e fare poi una copia in 70mm? Ovviamente si poteva e si può sempre fare, ma non dimentichiamoci che parliamo di sistemi analogici. Ingrandire un fotogramma di partenza che ha una definizione doppia del normale portava a una copia in 70mm indiscutibilmente migliore, più scintillante, a un occhio disattento indistinguibile da una ripresa "gigante" nativa.
Il Super Technirama 70 fu usato anche per Spartacus, Il re dei re e Barabba, per citare alcuni dei più famosi.
Precisazione extra, per i più maniaci: il Super Technirama 70 era un'evoluzione del VistaVision, adottato in diversi film degli anni Cinquanta (anche da Hitchcock per La donna che visse due volte e Intrigo internazionale). Differenze tra i due? Il VistaVision non prevedeva una lente anamorfica in ripresa, poteva essere proiettato così com'era in sale attrezzate o copiato su 35mm a canonico scorrimento verticale, sempre senza lenti anamorfiche, solo con mascherini. La Disney non ha mai usato il VistaVision o altre tecniche di ripresa non standard nel canone ufficiale. Al di fuori del canone, esistono esempi significativi come Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988, VistaVision) o Tron (1982, Super Panavision 70, VistaVision e Cinemascope), ma questa è storia per un altro post. ;-)
Nel libro "La stirpe di Topolino" trovate riferimenti, meno pedanti di così, a tali tecniche di ripresa.